INTRO


Journal

27 gennaio 2023 | ore 13:35

 

Un bordone genera una piegatura sotterranea del pomeriggio e mi circonda (oppure mi segue?) mentre cammino. L'emissione continua avvolge tutti i suoni; li rende scuri, dilata i loro margini, soffocando ogni riverbero della loro presenza. Il fruscio ritmato del mio giubbotto invernale mi distoglie da questo mormorio privo di sorgente e in quei brevi frammenti rumorosi, vicini e vincolati ai movimenti necessari dell'andare a piedi, altre increspature emergono nella superficie di ascolto.

Un canto di uccelli, liquido, restituisce vivi colori al calcestruzzo della torre d’acquedotto, slanciata al cielo basso e assordante di gennaio. Versi lontani, ma che accendono di verde e di giallo la strada – la distanza che mi separa da essi – fino penetrare il mio sterno. Primavera ancora in gabbia. Proseguo a camminare; il bordone si fa sempre più sottile, lontano, frangibile da altri corpi in oscillazione: un quinto colpo di martello disarmonizza finalmente l’atmosfera, i suoni dei dintorni si separano tutti e in quelle percosse risonanti ritrovo un ascolto che vaga nel disordine.

La città si apre nell’assenza del bordone, le superfici delle case sono ora prive di rivestimento tonale e concedono risposte piene, presenti; battimani: un eco multiplo riesce a sorprendermi nonostante gli strati di indumenti che porto per proteggermi dall’inverno. Le mani eccitano risposte anche indossando i guanti; a ogni colpo l’enfasi in frequenze medio-basse genera un boato rotondo, che si disperde velocemente in una sorta di scioglimento acustico.

Tolti i guanti, continuo a camminare. La  ripetizione dei colpi riempiono la città silenziosa di rimbalzi, e di richiami cangianti che danno una frequenza e una forma sonora sconosciuta all'impatto della carne dura, gelida. Insisto fino a una resa inevitabile: la pioggia mista a neve, rada ma battente, rende difficile l'ascolto, perfora ogni propagazione, lascia risuonare la città di altri impatti.

MANI

ONDE


SUPERFICI

risposta – trascinamento

BORDONE

annotazione:


<<Il bordone è un effetto caratterizzato dalla presenza, in un insieme di suoni, di uno strato costante, di altezza stabile e senza evidente variazione di intensità>>.

 

J.F. Augoyard – H.Torgue Repertorio degli effetti sonori, LIM 2003, Lucca, pp.11

ESERCIZI DI ASCOLTO

walk:
a Cotignola,

ogni giorno e senza meta

 

CAMPANA D'ACUTO

 

annotazione:

 

<<Sometimes, on Sundays, I heard the bells, the Lincoln, Acton, Bedford, or Concord bell, when the wind was favorable, a faint, sweet, and, as it were, natural melody, worth importing into the wilderness. At a sufficient distance over the woods this sound acquires a certain vibratory hum, as if the pine needles in the horizon were the strings of a harp which it swept. All sound heard at the greatest possible distance produces one and the same effect, a vibration of the universal lyre, just as the intervening atmosphere makes a distant ridge of earth interesting to our eyes by the azure tint it imparts to it. There came to me in this case a melody which the air had strained, and which had conversed with every leaf and needle of the wood, that portion of the sound which the elements had taken up and modulated and echoed from vale to vale. The echo is, to some extent, an original sound, and therein is the magic and charm of it. It is not merely a repetition of what was worth repeating in the bell, but partly the voice of the wood; the same trivial words and notes sung by a wood–nymph>>.

H.D.Thoreau Walden; or, Life in the Woods. 1854 Boston, MA: Ticknor and Fields.

walk:
Sentiero lungo il fiume Senio

 

RED SMILE

walk:
da Teatro Binario
a Acquedotto di Cotignola

 

TORRE ACQUEDOTTO

 

annotazioni:

La rotazione frenetica e il salto hanno antichissime origini e un profondo significato simbolico. Quando il girotondo magico supera i limiti della misura naturale dei passi – sostiene Curt Sachs – i bambini e le spighe crescono forti e sani e la forza distruttrice della morte si spezzerà.

walk:
via Rossini, di notte 

 

IRRUZIONE

AI CITTADINI DELLA TERRA


annotazione:

<<Un'ora dopo il suono dell'Ave Maria il campanone scandiva "l'ora di notte" costituita da 12 rintocchi modulari, seguiti, dopo una breve pausa, da un tredicesimo rintocco. Questo suono stava a significare l'avvertimento che "il portinaro della terra", lanciava ai cittadini, usciti nella campagna circostante, a tenere conto che mancava un'ora alla chiusura delle porte della città. Scaduta tale ora, il campanone scandiva le "due ore di notte" mediante 24 rintocchi, seguiti, dopo una breve pausa, da un venticinquesimo e ventiseiesimo rintocco, mentre il portinaro della terra procedeva alla chiusura delle tre porte della città>>.

Michele Bassi, Sia ripristinata di nuovo la voce quotidiana del Campanone. Cotignola, 2 maggio 1985.

walk:
da Torre d'Acuto
all'argine del fiume Senio

ARGINE DEL SENIO

walk:
Sentiero lungo il fiume Senio

 

NARRAZIONE FLUVIALE

walk:
Sentiero lungo il fiume Senio

 

REGISTRAZIONE SUL CAMPO

walk:
da Torre d'Acuto

a via Matteotti

 

LAUROCERASO

<<Questa sera, verso le nove, mi stavo preparando per uscire. Ho aperto la porta di casa e stava piovendo. Sono rimasto fermo un paio di minuti, perso nella bellezza della pioggia. Ha un modo tutto suo di dare un contorno a ogni cosa; getta una coperta colorata su cose prima invisibili; dove prima c'era un mondo intermittente e quindi frammentato, ora la pioggia, cadendo regolare, dà continuità all'esperienza acustica>>.

John M.Hull, Il dono oscuro, Adelphi, Milano 2019, pp.36

Hand Clapping
in the area around the symbol.

Listen
to the acoustic phenomena
that emerges from the energy of your hands.

Eco
Reverberation

appears and decays
in different configurations
embedded
in the background noise
of the city.

Stay still, or keep walking.

The symbol indicates an area of observation.

It indicates the presence of particular interactions of light with surfaces/layouts; the invitation is to gradually focus on minimal patterns of interaction that capture your attention by imposing themselves on the context.

The symbol invites a long-term, time-dilated observation by returning to the area several times, at different times of the day or on different days, within a limited period.

The memory overlaps with the present, defining the changes of the context through light.